Uretrocistoscopia

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Descrizione

Cos’è l’ Uretrocistoscopia?

L’uretrocistoscopia è un’indagine che consiste nell’inserimento di uno strumento il “cistoscopio”, in vescica attraverso l’uretra. Lo strumento, munito di una telecamera sulla sua punta permette di vedere dentro l’uretra (il canale da cui fuoriesce l’urina) e la vescica (il serbatoio dove l’urina si raccoglie in attesa di essere espulsa).

Lo strumento può essere flessibile o rigido. Generalmente, a scopo diagnostico, viene usato lo strumento flessibile che, non produce dolore ma solo una sensazione di fastidio passeggero. Questo vantaggio è decisivo per l’uomo e poco rilevante per la donna dato che l’uretra femminile è molto più corta e rettilinea. Pertanto in caso di uretrocistoscopia diagnostica ambulatoriale non sarà necessaria anestesia ma verrà solo utilizzato nell’uretra un lubrificante anestetico.

L’uretrocistoscopia per trattamento, in caso di calcolosi o neoformazioni vescicali, deve essere invece eseguita in sala operatoria, con anestesia e strumento decicato e rigido.

A cosa serve?

L’uretrocistoscopia serve a verificare o confermare dal punto di vista diagnostico sospetti ecografici o approfondire l’origine di alcuni sintomi sospetti come l’ematuria (presenza di sangue nelle urine), la calcolosi vescicale, le neoformazioni/tumori vescicali, le alterazioni infiammatorie e per lo studio dell’uretra e dell’ostruzione determinata dalla ipertrofia prostatica.

L’uretrocistoscopia è l’unico esame che consente divederedirettamente l’interno dell’uretra e della vescica. L’esame dura in media 10 minuti.

Ai fini dell’esecuzione dell’esame:

  • è consigliabile una profilassi antibiotica che deve avere inizio la sera precedente l’esame e proseguirà per i 3 giorni successivi all’esame.
  • Sarebbe meglio non assumere cibo nelle 3 ore precedenti l’esame.
  • è necessario urinare prima dell’esecuzione dell’esame.
  • i pazienti in terapia antiaggregante o anticoagulante dovranno preventivamente consultare lo specialista urologo se provvedere o meno alla sostituzione temporanea di tali farmaci con terapia eparinica sottocute.
  • l’esame non può essere effettuato in caso di cistite acuta in atto o ematuria.

Dopo l’esecuzione della cistoscopia flessibile, rare volte i pazienti possono avvertire bruciore durante la minzione o emettere urina rosata. Il minimo rischio di infezione legato alla procedura può essere ridotto con la somministrazione dell’antibiotico dopo l’esame.

Occorre rivolgersi al medico nel caso in cui, nei giorni seguenti, si verifichi febbre, si avverta nausea oppure si abbia difficoltà a urinare.

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