Orari di apertura : Dal lunedì alla domenica - dalle 7.00 alle 22.00
Per flussimetria fetale si intende quell’esame, il quale, si esegue a partire dalla 25 ma settimana alla 34 ma settimana di gravidanza.
Al fine di ottimizzare l’esecuzione dell’esame di flussimetria fetale si richiede alla paziente di presentarsi a vescica vuota.
L’esame prevede l’utilizzo di una sonda addominale. Il ginecologo utilizza un ecocolor doppler ed un energy color doppler. Raramente, solo se il ginecologo curante che esegue l’esame lo ritiene necessario si passa ad un’osservazione interna mediante l’utilizzo di una sonda transvaginale.
La flussimetria fetale è un esame assolutamente indolore e non è fastidioso per la paziente. La sua durata esecuzione prende di solito dai 15 ai 30 minuti. L’esame presenta il suo valore dopo la 25 ma settimana di gestazione.
Talvolta è necessario ripeterlo più volte a giudizio del ginecologo curante.
Si tratta della più importante metodica oggi disponibile nel riconoscere lo stato di salute intrauterino del feto. Essa analizza in modo articolato ed a seconda dei casi diversi vasi fetali, tra i quali maggiore importanza hanno:
Lo scopo di tale esame è quello di individuare precocemente l’insorgenza di una ipossia cronica nel feto. Di scongiurare l’insorgere d una condizione di asfissia e di danni ipossico ischemico cerebrale.
L’esame è di fondamentale importanza sia nel monitoraggio della gravidanza fisiologica che, a maggior ragione, di quella a rischio. L’esame va ripetuto e consigliato a seconda del caso, a giudizio dell’ostetrico curante.
In misura totale. Tale esame è affidato esclusivamente ad un operatore molto esperto. Solitamente un ginecologo perinatologo che ha seguito uno specifico training e che si occupi di medicina fetale.
Direzione: Via Velletri 10 Roma
800 300 100
info@artemisialab.it