Controllo e rimozione nevi

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I nei sono tumori benigni della pelle prodotti dai melanociti, che sono le cellule responsabili della pigmentazione dell’epidermide. Anche se in linea di massima non sono pericolosi, è sempre bene tenerli sotto controllo perché può succedere che vengano confusi con il melanoma, il quale è invece un tumore cutaneo maligno.

Negli ultimi anni la comparsa di questo tipo di tumore è molto aumentata, ma se si esegue una diagnosi tempestiva, la guarigione è quasi certa.

Molto importante è quindi una visita specialistica periodica dal dermatologo per il controllo dei nevi in modo tale da prevenire efficacemente eventuali disturbi della pelle.

Il melanoma

Il melanoma potrebbe presentarsi su qualsiasi persona, ci sono però dei pazienti più a rischio di altri, per esempio chi ha capelli, pelle ed occhi chiari, chi ha numerose lentiggini, chi fa abuso di lampade abbronzanti, soggetti con casi di melanoma nella sfera familiare o personale, chi ha molti nei di differente colore, forma o dimensioni.

Esistono però dei criteri di valutazione, denominati ABCDE, che si possono seguire per tenere sotto controllo i nei:

A: Asimmetria, si verifica quando la forma è irregolare o metà della lesione risulta diversa dall’altra
B: Bordi, quando i bordi della lesione sono frastagliati o sfumati
C: Colore, se il neo non è omogeneo, diventa parecchio scuro o presenta variazioni di colore in bianco, nero o rosso
D: Dimensione, quando negli ultimi mesi la lesione è aumentata di dimensione
E: Evoluzione, se il neo è in rilievo, si è modificato o sanguina spontaneamente

Nel caso in cui si dovessero notare queste caratteristiche è consigliato rivolgersi ad uno specialista dermatologo per un controllo dei nei.

Durante la visita di controllo dei nei, lo specialista utilizza la videodermatoscopia digitale computerizzata, ossia una tecnica non invasiva, che permette di osservare la pelle in epiluminescenza e che si avvale di un particolare microscopio collegato ad un video con una speciale telecamera, attraverso il quale si è in grado di visualizzare con estrema precisione la struttura dei nei sospetti.

Questa tecnica permette, quindi, di effettuare una precisa mappatura dei nevi in modo da controllarne l’evoluzione nel tempo e poter eseguire una diagnosi precoce dei tumori cutanei. Si tratta, inoltre, di un esame indolore e rapido, molto utile anche per analizzare tutti quei nei che ad occhio nudo non sono visibili.

Dopo un’accurata visita specialistica dermatologica, si può prendere in considerazione la rimozione del neo, anche semplicemente se il paziente manifesta un disagio solamente estetico.

Tipologie d’intervento

Esistono due tipologie di intervento per l’asportazione dei nevi:

IL LASER: questo tipo di intervento può essere utilizzato quando non ci siano dubbi sulla natura benigna del nevo da asportare, in quanto se rimosso con il laser non può essere sottoposto ad esame istologico. L’intervento consente di distruggere con il calore le cellule del neo; è prevista un’anestesia locale.
LA CHIRURGIA: questo intervento è quello più diffuso perché permette di effettuare l’esame istologico del neo asportato. Si effettua sempre in anestesia locale, ma in questo caso si rimuove chirurgicamente una parte di cute comprendente il neo; dopodiché si sutura la ferita con fili molto sottili in modo tale da ottenere una cicatrice quanto più possibile invisibile. Il neo verrà poi inviato all’anatomo-patologo per eseguire l’esame istologico.

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