Il mal di schiena è uno dei mali più diffusi nel mondo occidentale. Sembra che le percentuali siano così alte che sia difficile trovare qualcuno che ne sia completamente esente.
Il mal di schiena è una problematica che, nella maggior parte dei casi, si verifica a causa di una temporanea infiammazione che rientra entro qualche settimana. In alcuni casi, invece, il mal di schiena si cronicizza, dando disturbi periodici e ripetitivi durante l’anno.


Secondo le ricerche sul tema, in molti casi il disturbo è causato da un indebolimento delle fasce muscolari addominali. La muscolatura che circonda il busto, infatti, è la struttura portante della nostra schiena. L’indebolimento dei muscoli porta delle alterazioni delle articolazioni vertebrali che, a lungo andare, provocano l’insorgenza del dolore.

Il perdurare del mal di schiena dipende anche dal nostro comportamento a riguardo. Infatti, mentre nella fase acuta, come ad esempio in caso di colpo della strega, il riposo si rende necessario per favorire la guarigione dell’infiammazione, successivamente l’eccessivo riposo rischia di causare l’effetto contrario portando alla cronicizzazione del male.
Questo fenomeno accade spesso alle donne dopo alcuni figli. Gli addominali tendono in questi casi ad indebolirsi, causando una minor tenuta della colonna vertebrale, con conseguente insorgenza del dolore.
Dopo un periodo di dolore intenso, il nostro corpo tende ad evitare alcuni movimenti che potrebbero causarci il ritorno del dolore, spingendoci ad eccedere con il riposo o ad impostare posture scorrette.
È quindi importante aiutare il corpo a ripristinare tutti i movimenti, anche quelli che riteniamo “a rischio”, purché siano corretti.
Il mal di schiena assale anche i giovani. Questo ha un forte impatto sulla vita quotidiana, limitando scelte e movimenti. Anche le semplici azioni quotidiane della vita, come lo stare seduti in poltrona a vedere la televisione, guidare la macchina, stare seduti alla scrivania, può essere doloroso e risultare difficile.
Tale aspetto crea quindi della ripercussione anche di carattere psico sociale, con cambiamento degli stili di vita, ricaduta negativa sul rendimento scolastico e lavorativo e sbalzi d’umore.
Anche per questo è importante non trascurare il fenomeno ed intervenire quanto prima con consigli dell’osteopata e del fisioterapista. La cronicizzazione del male e il protrarsi dei disturbi nel tempo rischiano di fa prendere al corpo posture ed abitudini e si radicano nel tempo, divenendo difficili da cambiare.

Mal di schiena: Ernia del disco

L’ernia del disco si verifica quando il siero gelatinoso che divide le vertebre della schiena, a causa della rottura del cuscinetto che lo contiene, esce dalla sede e, toccando i nervi, li infiamma. Tale evento può verificarsi per diversi motivi; spesso accade a causa dell’invecchiamento, per trauma o movimenti scorretti.
L’ernia del disco è una condizione che può essere molto dolorosa e si verifica quando la parte gelatinosa tra le singole vertebre della colonna vertebrale fuoriesce dalla sua sede naturale e, infilandosi tra i dischi, provoca un’infiammazione dei nervi. Il problema è causato dalla rottura della parte più esterna e dura che contiene il cuscinetto gelatinoso, che può verificarsi in seguito a usura e invecchiamento, traumi o movimenti anomali come la torsione della schiena, una caduta o il sollevamento di pesi eccessivi.

Mal di schiena: Lombosciatalgia

Il dolore nella parte inferiore della schiena è solitamente causato dalla lombosciatalgia, cioè la compressione del nervo sciatico. Questo nervo parte dalla zona lombare della schiena e percorre tutta la gamba fino al piede.
Il dolore causato dalla lombosciatalgia può essere presente sia sulla schiena, sia lungo il percorso del nervo sciatico, quindi sul gluteo o sulle gamba.

Mal di schiena: Cervicalgia

La celvicalgia o dolore cervicale è localizzato sul collo, interessando le spalle e, talvolta, arriva fino alle spalle.
Nella maggior parte dei casi è causato da micro lesioni della parte meccanica del collo che sostiene la testa. Un movimento brusco, la postura non corretta, unita alla contrattura muscolare causata dallo stress, può provocare lesioni dolorose.
L’invecchiamento fisiologico delle ossa inoltre, con il logoramento della cartilagine delle articolazioni, porta all’artrosi, una patologia spesso dolorosa, che può essere accelerata da postura scorretta e traumi.
Nella cervicalgia, oltre al dolore, possono insorgere altri sintomi fastidiosi quali vertigini, nausea, vomito.

Cosa fare

L’attività fisica gioca un ruolo determinante nella ricostruzione della struttura muscolare, ma, in caso di mal di schiena – sia saltuario, sia cronico – è importante che postura ed esercizi riabilitativi siano consigliati da un esperto, affinché siano benefici ed efficaci nell’immediato e nel tempo.
In caso di mal di schiena saltuario e lieve, può essere molto utile dedicarsi ad una moderata e bilanciata attività fisica; in caso di dolore fastidioso, il ricorso ad un antidolorifico può essere di grande aiuto; è comunque sempre opportuno consultare preventivamente il medico di famiglia.
Se invece il dolore persiste, oppure assume un carattere di periodicità, è fondamentale, per prima cosa, rivolgersi ad un ortopedico o a un fisiatra per una visita medica accurata, affinchè si effettuino gli esami più appropriati e si possa prescrivere il piano terapeutico individualizzato.
In questi casi infatti, solo il medico specialista è in grado di effettuare la giusta diagnosi e prescrivere la cura idonea, interessando, al momento giusto, l’osteopata o il fisioterapista.
Inoltre, presso la Rete Artemisia Lab è possibile effettuare percorsi diagnostici e terapeutici innovativi quali l’Ozonoterapia e Ossigenoterapia

Ozonoterapia – Ossigenoterapia

Coordinamento: Via Velletri 10 Roma

Scrivici

Scrivici

info@artemisialab.it