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ICTUS: COME PREVENIRLO E COME ACCORGERSI DEL RISCHIO

Il 29 ottobre è la Giornata Mondiale dell’Ictus, evento che rappresenta un’occasione di fondamentale importanza per parlare di questa patologia, approfondire quali siano i fattori di rischio e cosa è possibile fare per prevenirne la comparsa.
In tal senso, è fondamentale tenere sotto controllo di alcuni valori legati al nostro metabolismo, come colesterolo e glicemia, attraverso periodiche analisi del sangue.
Una particolare attenzione va posta alla eventuale presenza della patologia, spesso asintomatica, della fibrillazione atriale, che è causa di circa il 20% degli ictus.
Anche i nostri stili di vita possono influenzare la comparsa di un ictus. Il fumo di sigaretta, l’abuso di bevande alcoliche, la sedentarietà, il mangiare male e con sregolatezza, l’uso di droghe, sono fattori che incidono notevolmente sull’aumento del rischio di questa patologia.
Per quanto riguarda l’alimentazione, è importante non solo mantenere costante il controllo del peso corporeo, seguendo una dieta equilibrata, ma anche moderare l’utilizzo del sale nel condimento degli alimenti.

Il controllo del sale per evitare l’ictus

Il controllo del sale sugli alimenti è di grande importanza per la riduzione del rischio ictus.
La ricerca scientifica evidenzia che il consumo di sale di un soggetto in età adulta non dovrebbe superare i 5 grammi. Ma quanti sono 5 grammi di sale? Praticamente un cucchiaino di caffè. Questa quantità vale per soggetti adulti, mentre per bambini e persone oltre i 60 anni, la quota di sale ingerita quotidianamente deve essere inferiore ai 5 grammi.
Purtroppo, è molto facile che, in cucina, si ecceda nell’utilizzo di sale anche perché, con l’avanzare dell’età, la sensibilità ai sapori si attenua, portando a condire maggiormente le pietanze.
Occorre inoltre considerare che le quantità di sale sopra esposte devono includere anche le quantità di sale già presenti negli alimenti che assumiamo. Molti alimenti possiedono già quantità di sale notevoli, considerando che molte aziende di prodotti alimentari lo utilizzano come conservante naturale. Cibi come il pane, il tonno, i formaggi, surgelati e molti altri, arrivano nelle nostre tavole già ricchi di sale.
Il sale è un condimento piacevole al gusto ma nemico della nostra salute, soprattutto per la presenza del sodio, che esercita un’azione negativa sulla pressione arteriosa. Per questo la scienza ne consiglia una ridotta assunzione, suggerendo inoltre di preferire il sale iodato, un tipo di sale ricco di iodio, un minerale che influisce positivamente sul funzionamento della tiroide, ghiandola predisposta alla regolazione del metabolismo.

I segnali di rischio

Conoscere quali siano i segnali che potrebbero indicare la comparsa di un ictus è molto importante: un’azione tempestiva può infatti salvarci la vita. Nel caso in cui si ravvisi la comparsa di alcuni di essi, è necessario contattare subito il 112 per predisporre un urgente ricovero nelle unità ospedaliere preposte al trattamento di queste patologie.
I sintomi che potrebbero allarmarci in tal senso sono i seguenti:
– anomalo mal di testa, molto forte e localizzato
– riduzione della forza o totale impossibilità di movimento ad un braccio, una gamba o entrambi gli arti, dalla stessa parte del corpo
– bocca parzialmente paralizzata
– perdita della capacità di equilibrio
– parziale oscuramento o sfocatura del campo visivo
– perdita del coordinamento dei movimenti degli arti
– difficoltà nel linguaggio o nella comprensione delle parole

Coordinamento: Via Velletri 10 Roma

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