epatite virale

Epatite virale: prevenzione e diagnosi

Epatite virale

L’epatite virale è una patologia più diffusa di quanto si pensi ed è caratterizzata da un’infiammazione del fegato che, aggredito da virus, riesce spesso a debellare l’infezione. In alcuni casi, però, l’infiammazione progredisce comportando varie complicanze.
Se non curata, l’epatite può cronicizzarsi e, nei casi più gravi, portare alla cirrosi epatica o al cancro al fegato.

RISCHIO EPATITE?
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Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, la tossicodipendenza, a causa della trasmissione di sangue infetto, è la principale fonte di trasmissione. Sono però in crescita altre occasioni di contagio, come il sottoporsi a determinati trattamenti estetici o l’esecuzione di tatuaggi presso strutture che non adottano le opportune precauzioni per la prevenzione del contagio.

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I sintomi

L’epatite può essere anche asintomatica. I sintomi più comuni sono il dolore addominale, la perdita di appetito e di peso, stanchezza, nausea, diarrea, mal di testa e lieve febbre.
Tipologie di infiammazione
L’epatite virale, a seconda dei virus, viene differenziata nelle categorie A, B, C, D ed E.
Epatite virale A
Per l’Epatite A esiste un vaccino che ci protegge. In ogni caso l’infiammazione scompare da sé dopo un medio periodo. È un’infezione che può attaccare chi viaggia spesso in aree dove non ci si vaccina, o attraverso l’assunzione di acqua contaminata o cibi infetti.
Anche la pratica sessuale non protetta può essere fonte di infezione.
E’ consigliabile, durante i viaggi, evitare di bere acqua diretta.

L’epatite B

I rapporti sessuali non protetti sono veicolo di trasmissione dell’Epatite di tipo B.
La trasmissione può inoltre avvenire durante il parto, da madre infetta.
Anche per l’Epatite B esiste la protezione del vaccino. In caso di frequentazione di persone infette, è buona prassi evitare ogni contatto con sangue o mucose, come ad esempio può avvenire con l’uso dello stesso spazzolino o degli stessi prodotti per la cura della persona e l’igiene intima.

Il tipo C

Per l’Epatite virale C non esiste vaccino. Rispetto alle altre tipologie, è tipicamente trasmessa tramite il sangue. Raramente la trasmissione avviene tramite i rapporti sessuali, che rimangono comunque fattore di rischio.
Sono quindi esposti ad alto rischio i tossicodipendenti, gli operatori sanitari e tutti coloro che possono venire in contatto con sangue infetto.
Si guarisce di solito dall’Epatite C entro 3 mesi dall’infezione tramite appositi farmaci.
D, la tipologia di Epatite virale evoluzione della B
Per la tipologia D c’è il vaccino, che va somministrato agli affetti di Epatite B. Anche in questo caso l’infezione si trasmette tramite il sangue.

L’epatite E

Si contrae tramite cibo e acqua infetti e non ha vaccino.

Quali esami fare per la diagnosi?

Con un semplice prelievo del sangue venoso ed una analisi di laboratorio si può verificare se ci troviamo di fronte ad un’infiammazione di carattere epatico.
In caso di valori alterati nel sangue, il medico potrà prescrivere ulteriori approfondimenti. Per gli esami di conferma di infiammazione apatica o meno potranno essere richieste analisi strumentali e molecolari, quali ecografie e biopsie del fegato.

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