Colon irritabile: una sindrome frequente. Cos’è? Che fare?

Di: Prof. Giancarlo Ferretti Dirigente medico di 1° livello presso Dipartimento di Malattie Infettive dell’Azienda Policlinico Umberto I Roma
(vedi dopo l’articolo)

Una sindrome cronica

La sindrome del colon irritabile è un insieme di disturbi intestinali cronici a carico del colon. nota anche come colon irritabile o colite spastica, questa sindrome è estremamente diversa dalle malattie infiammatorie intestinali (come ad es. il morbo di crohn) in quanto nel colon irritabile l’aspetto dell’intestino è normale e non presenta alcuna alterazione della mucosa. nonostante i numerosi studi in merito, le cause della sindrome del colon irritabile non sono conosciute. Secondo le ipotesi più attendibili, all’origine della condizione ci sarebbe una comunicazione anomala tra encefalo, fibre nervose che innervano l’intestino e muscoli intestinali

la sindrome del colon irritabile è una condizione cronica, che può durare anni e richiedere un prolungato trattamento ma che in ogni caso non si associa al tumore del colon. Epidemiologia Secondo alcune indagini statistiche, la sindrome del colon irritabile interesserebbe il 15-20% della popolazione che vive nei cosiddetti “Paesi sviluppati”. Il sesso femminile è più incline a sviluppare la sindrome del colon irritabile, rispetto al sesso maschile: le donne con sindrome dell’intestino irritabile sono almeno il doppio degli uomini. la maggior parte degli individui che soffrono di colite spastica ha un’età compresa tra i 20 e i 30 anni

Per motivi ancora poco chiari, la sindrome dell’intestino irritabile si associa spesso a problemi di natura psichica, quali per esempio depressione , ansia e disturbi di personalità. Quando rivolgersi al medico? I medici consigliano di rivolgersi a loro, in presenza di problemi intestinali , come per esempio dolore e crampi all’addome, meteorismo, senso di gonfiore allo stomaco, diarrea alternata a costipazione ecc. di durata prolungata. A stabilire se i problemi intestinali appena citati sono o meno i sintomi della sindrome del colon irritabile saranno i successivi test diagnostici sia di laboratorio che strumentali (ecografia, radiologia, endoscopia etc). Formulare una diagnosi di sindrome del colon irritabile non semplice in quanto non abbiamo a disposizione di test diagnostici specifici per questa sindrome,i sintomi sono spesso aspecifici e variabili da paziente a paziente per tale motivo la diagnosi di sindrome del colon irritabile può richiedere diverso tempo, anche a un medico esperto.

La terapia

Terapia del Colon Irritabile la terapia della sindrome del colon irritabile ha lo scopo esclusivo di ridurre i sintomi non esistendo una terapia specifica. Gli obiettivi della terapia saranno, principalmente, la riduzione della sintomatologia e il miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Sulla scelta dei trattamenti adottati incide molto la gravità della condizione. Infatti, nei casi clinici meno gravi, è sufficiente un’efficace terapia antistress, la pratica costante di esercizio fisico, un riposo notturno appropriato e l’adozione di un piano dietetico, che escluda tutti quei cibi sospettati di causare la comparsa dei sintomi tipici del colon irritabile; nei casi clinici moderati-gravi, invece, i medici considerano indispensabile l’aggiunta, ai suddetti rimedi, di una terapia farmacologica più aggressiva e, talvolta, perfino della psicoterapia.

Cause scatenanti la sindrome del colon irritabile

Da diverse indagini cliniche è emerso che, spesso, i sintomi della sindrome del colon irritabile si verificano in determinate circostanze quali: • L’assunzione di alcuni cibi particolari: cioccolata, caffè, tè, spezie, cibi grassi, frutta, piselli, cavolfiore, cavolo, broccoli, latte, sostanze alcoliche, bevande zuccherate ecc; • Lo stress eccessivo. Molti individui con colite spastica tendono a manifestare i disturbi peggiori durante momenti di stress eccessivo; • Le alterazioni ormonali. I medici imputano agli ormoni un ruolo favorente la sindrome del colon irritabile, per il fatto che le donne, per loro natura soggette a cicliche alterazioni ormonali dovute al ciclo mestruale, sono i più comuni bersagli della malattia in questione; • Alcune malattie infettive del tratto gastrointestinale. Secondo numerose indagini cliniche, le gravi gastroenteriti di origine virale o batterica potrebbero favorire l’insorgere della sindrome dell’intestino irritabile (sindrome dell’intestino irritabile post-infettiva).

Sintomatologia

I più comuni sintomi della sindrome del colon irritabile sono: • Dolori e crampi addominali, che hanno la tendenza ad attenuarsi con la defecazione; • Sensazione di gonfiore allo stomaco (distensione addominale); • Meteorismo; • Diarrea e/o stitichezza . È molto frequente che il paziente alterni giorni di diarrea a giorni di stitichezza • Presenza di muco nelle feci; • Sensazione di incompleto svuotamento intestinale, dopo la defecazione; • Urgenza di andare al bagno dopo i pasti. La sintomatologia della sindrome è caratterizzata da periodi in cui i sintomi sono presenti e importanti a periodi in cui le manifestazioni cliniche sono quasi o del tutto assenti . Dal punto di vista sintomatologico, ogni paziente con sindrome dell’intestino irritabile rappresenta un caso a sé stante: alcuni malati soffrono esclusivamente di dolore addominale e crampi addominali, altri lamentano tutti i sintomi tipici, altri ancora accusano dolore, crampi, meteorismo e l’alternanza diarrea-stitichezza.

Complicazioni

La presenza a lungo termine del colon irritabile può essere motivo di: • emorroidi. • Malnutrizione. Può derivare dall’eliminazione di alcuni cibi dalla dieta, in quanto responsabili della comparsa di dolore addominale, crampi, diarrea, meteorismo ecc. • Ridotta qualità della vita. È forse la complicanza della sindrome dell’intestino irritabile a impatto maggiore. Chi soffre di colon irritabile lamenta disturbi periodici, che rendono difficile la conduzione di una vita normale e serena.

 

Prof. Giancarlo Ferretti

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