Parlare al cellulare

Cellulari, Smartphone ed Mp3: udito a rischio?

Tutti con il cellulare

Parlare al cellulare, lo smartphone ed i dispositivi digitali musicali fanno ormai parte della nostra vita quotidiana. In Italia, su una popolazione di circa 60 milioni di persone, circa 45 milioni possiedono un telefono cellulare. Questi dati confermano l’attuale massiccia penetrazione dei nuovi dispositivi multifunzionali, utili certamente a tenerci costantemente informati ed in contatto col mondo esterno, a favorire la socializzazione ed il confronto, a semplificare l’attività lavorativa, gli impegni personali, la reperibilità e la gestione delle situazioni di emergenza, soprattutto in ambito sanitario.

A tali numerosi aspetti positivi si contrappone però il rischio di conseguenze nocive per la salute.

I rischi che corriamo

L’Università di Vienna ha pubblicato sulla rivista scientifica “Occupational and Environmental Medicine” i risultati di uno studio effettuato su un campione di 200 persone, 100 affette da acufene e 100 sane. Gli scienziati hanno rilevato che più del 70% dei pazienti con disturbi acustici utilizzava il dispositivo mobile molto più frequentemente dei pazienti sani.

Da un’altra ricerca recente, condotta dal dott. Naresh K. Panda, Presidente del Dipartimento di otorinolaringoiatria del Post Graduate Institute of Medical Education and Research, è emerso che gli utenti che utilizzano il cellulare da più di 4 anni e per diverse ore al giorno possono essere maggiormente soggetti a problemi di udito, anche a causa della eccessiva esposizione alle onde elettromagnetiche. Si è rilevato, inoltre, che coloro che utilizzano il cellulare non troppo di frequente sono in grado di percepire meglio i suoni ad una frequenza più alta. Il limite dello studio è che si tratta di un focus effettuato su un campione non vastissimo, pertanto sono previste nuove analisi e ricerche analoghe su un numero di utenze più elevato e più significativo.

Occhio al volume

Il danno potenziale al nostro udito derivante dal parlare al cellulare con uso eccessivo o smodato del cellulare o degli Mp3 è anche legato all’ascolto dei suoni ad alto volume, in particolare attraverso auricolari o cuffie. Come è noto, in generale, l’esposizione a rumori forti è una delle cause dell’abbassamento delle capacità uditive. Anche i tentativi di isolarsi dal caos metropolitano attraverso l’uso di dispositivi elettronici e cuffiette, costituisce un rischio grave per il nostro udito nel lungo periodo.

In considerazione di tali rischi, alcune case produttrici di telefoni cellulari hanno creato dispositivi integrati che limitano l’emissione sonora tenendo sotto controllo l’audio e, contestualmente, informano che, se si supera volontariamente la soglia massima consigliata, possono verificarsi danni all’udito di vario grado, anche permanenti.

La maggior parte degli auricolari, per parlare al cellulare, inoltre, non è progettata per coprire il rumore dell’ambiente urbano, pertanto, per non percepire il fastidio esterno, si ricorre automaticamente all’aumento del volume del suono in cuffietta, superando i livelli di sicurezza fisiologici, soprattutto relativamente ai suoni ad alta frequenza, che sono particolarmente dannosi per le cellule ciliate, che hanno il compito di convertire i suoni in segnali elettrici da inviare al cervello. Tali cellule, una volta danneggiate, non sono in grado di rigenerarsi.

Il danno acustico da rumore

Si parla, pertanto, in questi casi, di “danno acustico da rumore”, un tempo tradizionalmente legato all’esposizione in età adulta a traumi da sparo o lavorativi, che oggi riconosce invece come principale fattore di rischio nell’età evolutiva l’esposizione alla musica ad alto volume, in particolare con riproduttori digitali musicali o telefoni cellulari (con sollecitazione duplice a fonia e musica).

Affichè si possano cogliere i vantaggi dei device acustici digitali e, contestualmente, evitare i rischi di danni alla salute nel parlare al cellulare, si raccomanda di:

  • mantenere sempre sotto controllo il volume dei device acustici, affinchè non superi i valori fisiologici;
  • utilizzare i cellulari e gli smartphone quando è strettamente necessario e per tempi non troppo prolungati;
  • per le conversazioni lunghe o l’ascolto di musica o file audio, prediligere gli auricolari di alta qualità, possibilmente a filo;
  • rivolgersi allo specialista, otorinolaringoiatra, per consigli pratici e controlli opportuni di prevenzione dell’udito e della salute dell’apparato “vestibolare – coclea”.

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