malattie cardiovascolari

Anticorpi del virus dell’epatite C (HCV). Valori normali nel sangue: assenti. L’epatite C è un’infezione del fegato. La presenza di HCV associata ad un aumento delle transaminasi (analisi del sangue) indica che il paziente è affetto da epatite cronica di tipo C, ovvero da un danneggiamento del fegato che, a lungo andare può diventare irreversibile (cirrosi epatica). Gli anticorpi anti-HCV compaiono nel sangue 1-3 mesi (o più) dopo l’inizio della malattia. Generalmente, essi compaiono 6 mesi dopo una trasfusione con sangue infetto (in rari casi anche dopo un anno) e non sono anticorpi che vaccinano contro la malattia, dal momento che possono essere presenti contemporaneamente al virus. Nella maggior parte dei casi l’anticorpo è presente nel sangue per anni dopo l’infezione, ma esistono casi di epatite con rapida guarigione in cui esso scompare dopo circa 10 mesi. La determinazione dell’anti-HCV è effettuata sul sangue con particolari tecniche (immunoenzimatiche e radioimmunologiche).

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